20/09/16

#maddenmagicnight


E insomma, per quanto riguarda Madden, ieri è capitata del tutto inattesa una giornata, anzi una serata, anzi una nottata praticamente...incredibile! Nello spazio di 8 ore ho sbloccato i tre obiettivi più difficili che ancora mi mancavano, portandomi a un passo (che solo la scaramanzia mi impedisce di considerare praticamente già fatto) dal completamento del gioco.
E' iniziato tutto con l'obiettivo che più mi "angosciava", quello di arrivare al Superbowl nelle sfide testa-a-testa in Ultimate Team. Già l'accesso ai play-off di questa quinta stagione è stato rocambolesco assai, con una partenza spettacolare fino al 5 (vittorie) a 0, poi una serie di "incidenti di percorso" mi hanno portato sul 6-3... quindi ad affrontare la decima e ultima partita di stagione con la agghiacciande prospettiva del "dentro (se vinci) o fuori (se perdi)". Fortunatamente ho vinto!
Il percorso nei play-off è stato tutto sommato liscio, soprattutto per merito di abbinamenti abbastanza fortunati con squadre abbordabili. Anzi, una cosa di cui mi sono reso conto specialmente in questo ultimo assalto è quanto sia (certo, adesso, quando quasi tutti gli "accaniti" si sono spostati su Madden17) "da paura" la mia squadra.... ho raccolto parecchi commenti di ammirazione e stupore, ma tutto sommato a me non sembra di aver fatto chissà quale impresa nel costruirla, certo ci ho dedicato parecchio tempo, ma quest'anno praticamente non ho nemmeno speso soldi veri!
Beh, insomma tutto liscio ma certo arrivati alla finale di Conference un po' il "braccino" viene... il mio avversario era meno forte, però dopo un 7-0 iniziale ho rischiato di mandare tutto in vacca con un intercetto in redzone, conseguente nervosismo e riavvicinamento dell'avversario. Ma proprio all'inizio del secondo tempo sono riuscito a "convincerlo" alla resa con un netto intercetto di Cam Chancellor. 
Sollievo indescrivibile.
E poi da lì, oramai con spirito leggero, mi sono anche tolto lo sfizio di vincere "di slancio" il SuperBowl, che per l'obiettivo non c'entra niente, ma insomma... bella soddisfazione!

[però è strano a questo punto dover "sviluppare" un punto di vista per cui non te ne frega più assolutamente niente dei crediti-premio e delle altre ricompense, la squadra oramai non la toccherò mai più!]

E va bene. A quel punto, ancora carico dell'adrenalina e della fiducia derivanti dall'impresa precedente, decido di fare qualche partita "esplorativa" al Gauntlet, l'altro Temibile Obiettivo che nell'edizione 2015 mi aveva fatto parecchio sudare e disperare: risultati non esaltanti ma nemmeno deprimenti, c'è la sensazione che servirà una bella serie di botte di culo, ma che prova-e-riprova prima o poi ce la farò (voglio anche ricordare che appunto l'anno scorso sono riuscito a fare l'obiettivo del SuperBowl moooolto prima durante la stagione e poi per lunghi mesi - e decinaia di tentativi - ho dato la caccia al Gauntlet).
Arrivo insomma a mi pare 21 (o 22) su 25 e me ne vado a dormire con la dominante soddisfazione di avere - eccheccazzo - VINTO IL SUPERBOWL...

Poi succede che nottetempo vengo tirato giù dal letto da una telefonata di mia madre (un falso allarme... diciamo così) e a quel punto sento che non riuscirei prontamente a riprendere sonno e allora mi metto davanti alla console per un altro paio di "giri" al Gauntlet. Da sempre, ma quest'anno più che mai, queste partite dipendono moltissimo dalla fortuna: non solo sono sempre diverse le cose da fare, ma si inseriscono casualmente anche "eventi speciali" per guadagnare una vita e per avanzare/retrocedere nella progressione. Insomma, pensavo che comunque tutto facesse brodo per acquisire esperienza nei vari boss, vederne il più possibile e certo... mai escludere di beccare per pura fortuna una partita particolarmente benevola.
Ebbene sta di fatto che al secondo o forse terzo tentativo mi trovo ad arrivare dopo moltissime vicissitudini (compresi un paio di arretramenti maledetti) oltre il boss del livello 20 con solo una vita. Affronto i successivi livelli con la leggerezza di chi non ha nulla da perdere... e mi trovo come d'incanto al fatidico livello 25, quello dell'obiettivo, il tradizionalmente temuto livello "media day", con il terreno di gioco ricolmo di giornalisti, giocatori propri e giocatori avversari.
Anche qua, ben conscio della mia proverbiale capacità di fallire nei momenti topici, parto rassegnato (e quindi... rilassato) per un tentativo esplorativo, tanto per vedere com'è il livello, mi dico.
E invece, un passo a sinistra, uno scarto a destra, uno sfioramento a un difensore provvidenzialmente semi-addormentato, ed eccomi nella end-zone! Ed ecco l'obiettivo che fa pop! Ed ecco, insomma, un obiettivo a cui pensavo di dover dedicare MESI, bell'effatto nel giro di qualche tentativo. :-O

Come si può immaginare mi trovo a questo punto arzillo come un grillo, carico di fiducia e di ottimismo, conscio di avere infilato una misteriosa ma tangibilissima "striscia vincente". Per cui decido di rubare ancora un po' di tempo al sonno e provare a fare anche 'sto benedettissimo intercetto con JJ Watt!
Faccio tutto scrupolosamente: carico il roster speciale che piazza JJ come defensive-back, scelgo una bella squadra dedita ai passaggi (i Ravens) come avversario e metto un bel tempo lungo per la partita (10 minuti a quarto) per avere tutto il tempo e quindi le occasioni per tirare fuori un bell'intercetto.
Ma niente.
Provo sia a controllare direttamente JJ fin dallo snap, sia a controllare un linebacker per evitare che mettano troppa pressione al quarterback avversario... le provo un po' tutte, ma nisba: pochissimi lanci verso la sua direzione, nessuno papabile di intercetto e anzi l'avversario del tutto imprevedibilmente pare indulgere nel gioco di corsa! A quel punto mi metto anche a segnare qualche meta, sperando che trovandosi sotto col punteggio lo stordito si metta a intensificare i lanci lunghi, ma niente di niente, di niente!
Insomma che arriviamo a pochi secondi dalla fine, loro sono a pochi passi dalla mia meta e decidono di giocarsela al 4° down, tanto sotto di una ventina di punti, non hanno niente da perdere. Ebbene non solo falliscono il lancio, ma riescono pure nella bella impresa di farsi fischiare un fallo per una trattenuta (penalità ra-ris-si-ma in Madden, e praticamente un unicorno se fischiato alla squadra in attacco). Mi trovo quindi nella situazione paradossale in cui accettando la penalità, annullerei l'azione concedendo di fatto agli avversari una ripetizione del 4° down. "Ma lascia perdere" - mi .dice la Ragione - "finiamo 'sta partita infruttuosa, andiamo a dormire, e domani penserai all'intercetto, magari ti arrangi con due controller...". Anche perchè, siamo sinceri, comunque sia noi accaniti giocatori di Madden una meta "tanto per" non è che la concediamo volentieri, è una questione di principio! E invece, spinto da chissà quale forza del Destino, accetto la penalità, rimetto la palla in mano agli avversari e ci rigiochiamo quest'ultimo tentativo. E proprio in questo ultimo tentativo ecco che la palla viaggia verso la end-zone... ma in mezzo ci sono proprio io con JJ.. salto, intercetto, cado con la palla in mano e... obiettivo: semplicemente incredibile.

E con questi tre mirabili obiettivi in saccoccia, ad alba oramai imminente, non mi è rimasto che dormicchiare una mezzora e poi fiondarmi al lavoro. Ma non prima di avere pubblicato sul mio stream filmati e screenshot dedicati a questa memorabile "madden magic night" !

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